Nell'ambito del D.L. 19/2024 (cd. "Decreto PNRR") vengono introdotti o rafforzati numerosi strumenti di contrasto al lavoro irregolare.
Nello specifico:
- Viene inasprito il regime sanzionatorio in caso di svolgimento da parte di soggetti privi di autorizzazione delle attività di
- Somministrazione di personale: arresto fino a 1 mese o ammenda di 60,00€ al giorno per lavoratore interessato.
- Ricerca e Selezione e Ricollocazione professionale: arresto fino a 3 mesi o ammenda da 900€ a 4.500€.
- intermediazione: confermato l’arresto fino a 6 mesi o l’ammenda da 1.500€ a 7.500€.
- Viene inasprito il regime sanzionatorio in caso di:
- Appalto o distacco irregolare: entrambe le parti che realizzano un appalto o distacco irregolare sono punite con l’arresto fino a 1 mese o con l’ammenda di 60,00€ al giorno per lavoratore interessato.
- Somministrazione di mano d'opera fraudolenta: Arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 100,00€ al giorno per lavoratore interessato. Si ricorda che la fattispecie riguarda tutti i casi in cui un contratto di somministrazione di mano d’opera apparentemente regolare è stipulato con la “specifica finalità di eludere norme inderogabili di legge o di contratto collettivo”.
- Viene esteso il regime di responsabilità solidale dell’utilizzatore/committente anche ai casi di somministrazione di mano d’opera da parte di soggetti non autorizzati, appalto e distacco privi di requisiti, in aggiunta alle sanzioni indicate in precedenza.
- Viene introdotto il concetto di parità di “Trattamento Economico Complessivo” nei contratti di appalto e subappalto, secondo tale nuovo principio al personale impiegato nell’appalto di opere o servizi, e nell’eventuale subappalto, deve essere corrisposto un trattamento economico complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale maggiormente applicato nel settore e nella zona di riferimento per l’attività concretamente svolta dal personale coinvolto nell’appalto.
- Vengono inasprite le sanzioni in caso di esternalizzazione irregolare.
- Viene previsto che al fine di poter accedere ai benefici contributivi non è sufficiente il possesso del DURC e il rispetto del CCNL di riferimento, ma si deve verificare anche l’assenza di violazioni in materia di tutela delle condizioni di lavoro, nonché salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Trattandosi di un Decreto Legge tali disposizioni dovranno essere oggetto di una successiva converisone, con potenziali modifiche.
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